Lo Scambio Giovanile svoltosi ad Ottobre 2017, realizzato dal nostro partner francese Tambour Battant prevedeva di diventare un grande successo, è cosi è stato. Leggete qui la testimonianza di due giovani partecipanti che racconta come e perche un esperienza all'estero ti arricchisce tanto.
La Vancelle, fino al 21 Ottobre di quest’anno, era per noi un piccolo comune sconosciuto della Francia. Nel giro di una sola settimana è diventato la cornice di un’esperienza del tutto nuova: “European Cultures- Song as a meeting point” è il titolo dell’iniziativa a cui abbiamo partecipato grazie all’associazione Link, che ci ha reso protagonisti di uno scambio a 360°. Sette paesi europei diversi, dall’Italia alla Grecia al Portogallo alla Francia alla Romania, Bulgaria e Macedonia, cinque ragazzi per ogni paese; non solo lingue diverse, ma anche culture differenti e diversi modi di vedere il mondo si sono incontrati quasi per caso ed è stata la musica a compiere il grande atto di accorciare le distanze. In particolare, ogni gruppo ha insegnato agli altri una canzone rappresentativa del proprio paese e quei testi scritti in lingue inizialmente sconosciute e incomprensibili sono diventati man mano sempre più familiari.
Una settimana all’insegna della condivisione, del volersi aprire, del voler conoscere meglio se stessi e gli altri, del voler esplorare e dello spalancare gli occhi sul mondo. Uno scambio non solo musicale, ma anche culinario: un’intera serata infatti è stata dedicata alla cucina tipica di ogni paese, alla scoperta di nuove ricette e nuovi sapori; ma anche una condivisione di idee e progetti che ci hanno portato fino al Parlamento Europeo di Strasburgo, dove abbiamo potuto assistere in prima persona ad una seduta parlamentare e visitare il meraviglioso centro storico della città, che si dirama in un’infinità di vicoli suggestivi su cui si impone, in tutta la sua maestosità, la Cattedrale di Notre Dame.
Senza dubbio una di quelle esperienze da cui, nel momento in cui decidi di partire, non sai mai cosa aspettarti, ma che senz’altro sa ripagare, stupire e creare nuovi legami, più forti delle distanze geografiche o delle barriere linguistiche. Una cittadina ridente della Francia, La Vancelle, che sarebbe potuta rimanere un posto sconosciuto sul mappamondo per tutto il resto della nostra vita, ma che è stata invece in grado di farci sentire per una settimana davvero figli di Mamma Europa.
Maria Rosaria Deniso & Ariele Di Mario
